Sistemi di sicurezza: sempre più italiani ne fanno uso
Gli italiani corrono ai ripari e scelgono almeno un sistema di sicurezza
In prossimità delle festività la paura di subire furti cresce, eppure, stando all’ultimo rapporto Censis-FederSicurezza, si tratterebbe di un sentimento che va ben oltre il periodo natalizio. In effetti, circa la totalità della popolazione italiana (92,5%) si sente al sicuro solo con un dispositivo di sicurezza in casa. Ma quali sarebbero le soluzioni più adottate?
Sistemi di sicurezza: le soluzioni più diffuse
Vincitrice indiscussa è la porta blindata, scelta dal 66,31% della popolazione. Del resto, si sa, il ladro, se può, sceglie la via più semplice. Seguono gli impianti di allarme (42%), le inferriate a porte e finestre (33,5%), le telecamere di sorveglianza (30%), le casseforti (19,4%) e le polizze assicurative contro i furti domestici (12,9%). A fare differenza nella scelta è molto spesso il diverso livello economico: se le famiglie meno abbienti si affidano alla sorte e non installano dispositivi di sicurezza (22,6%), più del 40% di quelle con reddito medio-alto optano per una o più soluzioni di sicurezza. E se porte blindate e classici sistemi di allarme sono le soluzioni preferite dai meno abbienti, le soluzioni tecnologiche più sofisticate salgono in percentuale tra chi ha una disponibilità economica maggiore.
Ma in questo scenario come si colloca la vigilanza non armata?
Il rapporto ha rilevato nell’ultimo anno (2017) una crescita complessiva del settore della vigilanza privata, in risposta ad un aumento della domanda di servizi di portierato e sorveglianza non armata. Su tutto il territorio nazionale le aziende attive sarebbero 1.424 (+22,1% rispetto al 2016), mentre il numero di dipendenti avrebbe raggiunto le 21.761 unità (+22,5% rispetto al 2016). La maggior parte delle aziende di vigilanza in senso stretto (49,2%) opera nel sud Italia, è di dimensioni medio-piccole e conta complessivamente 17.762 impiegati (una media di 22,7 addetti per impresa).