Misure di sicurezza: l’autodifesa è davvero l’ultima spiaggia?

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Italiani sempre più insicuri

Per il 21,5% degli italiani la criminalità continua ad essere uno dei problemi più gravi del Paese, dopo la mancanza di lavoro, l’evasione fiscale e le tasse eccessive. E nonostante la percentuale di omicidi, furti e rapine sia in calo, il senso di insicurezza continua a crescere, e sempre più cittadini si dichiarano favorevoli al possesso di armi per autodifesa.
Stando ai dati Censis, è in aumento anche la percentuale di richiesta di licenze per porto d’armi (+13,5% nell’ultimo anno), mentre sono già 4,5 milioni le case in cui un’arma da fuoco c’è già.

Autodifesa: chi ne sente più bisogno?

In generale, i più favorevoli al possesso d’armi per autodifesa sono i meno istruiti (licenza media) e gli over 65, mentre il senso di insicurezza è più forte tra gli abitanti delle zone più popolate: il 30% dei reati si consuma dove vive il 21,4% della popolazione. Le percentuali maggiori si registrano al centro (35,9%), al nord ovest (33%) e soprattutto nelle aree metropolitane (50,8%) del Bel Paese. In pole position città come Milano, Roma, Torino e Napoli.

E se il 92,5% degli italiani è già ricorso ad accorgimenti che vanno dalla porta blindata ai sistemi di allarme e videosorveglianza, resta la preoccupazione per chi non può permettersi sistemi di sicurezza sofisticati per mancanza di risorse economiche. Che fare in casi come questi?

Prima di rinunciare del tutto ad alzare il livello di sicurezza della propria abitazione, una buona soluzione è valutare insieme a un professionista di fiducia l’intero ventaglio di soluzioni possibili. I sistemi di sicurezza più sofisticati non sempre si rivelano i migliori (la scelta va valutata di caso in caso); inoltre, ogni installazione richiede una preventiva e attenta valutazione dei rischi e pericoli possibili che interessano l’area in questione e, dunque, una risposta personalizzata.

Legittima difesa: a che punto è la legge?

Ma a che punto è l’iter di approvazione della legge sulla legittima difesa? A maggio 2017 la Camera dei Deputati presentava già una serie di modifiche al testo attualmente in vigore. A distanza di un anno l’attuale governo ha depositato una proposta di legge che, se approvata, consentirebbe una difesa ancora “più legittima” agli italiani.

In breve, il ddl annullerebbe la valutazione, attualmente prevista, tra offesa e difesa e consentirebbe, in caso di possesso del porto d’armi, di sparare a chiunque si introduca illecitamente nella propria abitazione. Lo stesso ddl prevederebbe anche pene più severe sui furti domestici, con una reclusione che va da un minimo di cinque a un massimo di otto anni e una multa compresa tra i 10mila e i 20mila euro. Ls pena prevederebbe dai sei ai dieci anni di reclusione e dai 20mila ai 30mila euro di multa, in caso di ipotesi aggravata.

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