Sicurezza nel retail: chi più investe, meno rischia
Sicurezza nel retail: “e io pago!”
A dirlo è il recente studio condotto da Crime&Tech, spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dal titolo La sicurezza nel retail in Italia. Uno studio su furti, rapine e nuovi sistemi di prevenzione. Come il titolo stesso lascia facilmente intuire, l’indagine, che ha preso in considerazione un campione di otto mila punti vendita su tutto il territorio nazionale, restituisce un quadro del livello di sicurezza in Italia nel settore retail.
E se solo qualche giorno fa, il Ministero dell’Interno ha fornito una serie di dati rincuoranti relativi agli atti criminosi compiuti nel corso dell’ultimo anno, tra cui anche un calo percentuale di furti (-9,1%) e rapine (-11%), gli esercizi commerciali italiani non possono considerarsi al riparo da questi reati.
Ma quali sono le regioni e i settori più colpiti?
Non solo sud. Il maggior numero di furti e rapine nel settore retail si registra in Puglia, Campania ed Emilia Romagna, con una concentrazione nelle aree Alessandria-Bologna; Bari-Brindisi e Napoli-Cosenza. Le perdite più alte si contano soprattutto nei piccoli comuni di periferia, caratterizzati da un PIL più basso e da un livello di disoccupazione giovanile elevato.
Fashion&Beauty. I negozi più colpiti da questi episodi di micro-criminalità sono quelli di abbigliamento, accessori e calzature (intimo e articoli sportivi inclusi), ma non sono da meno neppure i negozi di cosmetica e il settore della grande distribuzione organizzata. Altro dato interessante riguarda la differenza tra centri commerciali e negozi in città, con una percentuale di furti maggiore nei primi.
E gli autori di questi crimini?
Se focalizziamo l’attenzione sugli autori di questi delitti, scopriamo che la maggior parte dei furti e delle rapine sono commessi da soggetti esterni al negozio (micro bande o gruppi criminali tra i 18 e i 40 anni), seguiti da dipendenti infedeli e da fornitori poco onesti.
Sicurezza nel retail: come intervenire?
Già in un articolo di oltre un anno fa suggerivamo quali misure precauzionali adottare contro i furti in negozio, confermate dallo studio in esame.
Investire in sicurezza è senza dubbio la risposta più saggia che, nel solo 2016, ha portato ogni punto vendita preso in considerazione dall’indagine a sventare una media di 83 furti. Tra le misure di sicurezza più scelte configurano: sistemi anti-taccheggio, impianti di videosorveglianza intelligente e servizi di vigilanza non armata. La scelta dell’uno anziché dell’altro e la combinazione di uno o più misure di sicurezza dipende dal settore merceologico, dall’esposizione al rischio e dalle caratteristiche del singolo punto vendita.