Telecamere in condominio: come e dove installarle

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Può causare spiacevoli liti condominiali, quando non si va dritti in tribunale. La questione delle telecamere in condominio tocca in effetti alcuni punti delicati relativi alla privacy di chi in quel palazzo vive o lavora.

Ecco perché, sia che la decisione sia presa da tutti i condomini, sia che un singolo inquilino voglia mettere in sicurezza il proprio appartamento, è necessario essere a conoscenza di alcuni aspetti normativi, il cui mancato rispetto comporterebbe sanzioni e responsabilità di fronte alla legge.

Vediamo, dunque, come e dove installare le telecamere di videosorveglianza in condominio.

Dove installare le telecamere di sicurezza

Nel capire dove è possibile installare le telecamere di sicurezza bisogna considerare e rispettare alcuni punti imprescindibili. Ecco quali!

Solo negli spazi comuni. Partiamo dalle basi: è possibile installare telecamere di videosorveglianza solo ed esclusivamente nelle aree comuni da controllare, come ingresso principale, atrio, ascensore, scalinata e cantine.

Registro, quindi cancello. Nell’installare le telecamere di sicurezza bisogna anche fare in modo che le registrazioni si sovrascrivano in un tempo non superiore ai 7 giorni.

Occhio, sono informazioni riservate! L’accesso ai dati non può essere concesso se non previa valida motivazione e dopo aver interpellato l’incaricato responsabile dei dati.

Attenzione al cartello. Uno degli errori più comuni è dovuto ad un vuoto informativo: l’assenza di un cartello che informi i soggetti ripresi della presenza di telecamere in condominio.

Come installare le telecamere in condominio

I due punti sono strettamente correlati: nell’installare un impianto di videosorveglianza non bisogna in effetti capire solo dove è possibile posizionare le telecamere di sicurezza, ma anche come è lecito farlo.

Dove punta l’obiettivo? Nella fase di installazione è importante tenere a mente che la telecamera non può e non deve riprendere la proprietà di fronte o vicina, nemmeno in parte. La norma è valida anche nel caso in cui sia il singolo inquilino a voler proteggere con un sistema di videosorveglianza il proprio appartamento o il proprio box auto. È fondamentale, infatti, evitare che l’occhio artificiale riprenda le abitazioni o gli spazi di proprietà di terzi, così come la strada, i semplici passanti o gli esercizi commerciali del vicinato.

 

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